Le molteplici attività umane portano da sempre la produzione di scarichi, chiamati acque reflue, per poter essere restituiti all’ambiente devono essere oggetto di depurazione, poiché la quantità di sostante inquinanti è superiore alla capacità auto-depurativa dei terreni, mari, fiumi e laghi. Si rende quindi necessario l’utilizzo di sistemi di depurazione delle acque reflue che simulino i processi biologici che avvengono in modo naturale, rendendoli più rapidi per effetto della tecnologia impiegata.
I trattamenti primari sono dei processi di tipo fisico utilizzati per la rimozione di parte delle sostanze sedimentabili e biologiche contenute nelle acque reflue che possono comprende la grigliatura, la dissabbiatura, la sgrassatura e la sedimentazione primaria.
- Degrassatori / Dissabbiatori
- Vasche Biologiche Imhoff
- Vasche Biologiche Settiche
Di seguito uno schema tipo di impianto che prevede il trattamento sia delle acque grigie che delle nere.


Degrassatore e Dissabbiatore
La degrassatura è un pretrattamento fisico di rimozione degli oli, delle schiume, dei grassi, e di tutte le sostanze che hanno peso specifico inferiore a quello del liquame, provenienti da lavandini, docce, bidet, lavatrici e lavastoviglie.
La separazione per flottazione (risalita) delle sostanze a peso specifico inferiore a quello dell’acqua, la riduzione della velocità del fluido consente anche la sedimentazione di una parte dei solidi sospesi, che si depositano sul fondo della vasca. In questo caso, la dissabbiatura avviene per le sostanze che hanno peso specifico superiore all’acqua ovvero (sassi, sabbie ecc…).
Questa duplice funzione fa si che l’impiego di questo unico manufatto sia necessario per trattenere le sostanze oleose e sedimentabili fondamentale per il buon funzionamento dei trattamenti secondari.

Vasche Biologiche Imhoff
Le vasche Imhoff sono impiegate come trattamento primario delle acque nere provenienti dai WC a servizio di scarichi domestici o assimilabili.
Le acque di rifiuto grezze vengono sottoposte a pretrattamenti di natura meccanica per l’eliminazione di materiale che, per le sue dimensioni e le sue caratteristiche, determinerebbe difficoltà nel corretto espletamento delle successive fasi di depurazione. In uno scarico civile il 60-70% dei solidi sospesi risultano sedimentabili, dunque possono essere rimossi attraverso trattamenti primari di decantazione. Questo tipo di trattamenti consente anche una contestuale rimozione del 25-30% del contenuto organico inteso come BOD5.
Sono costituite da due scomparti sovrapposti e idraulicamente comunicanti. Nel comparto superiore i solidi sedimentabili raggiungono per gravità il fondo del sedimentatore, che ha una opportuna inclinazione per consentire il passaggio dei fanghi nel comparto inferiore dove avviene la digestione, questo tipo di impianto sfrutta l’azione combinata di un trattamento meccanico di sedimentazione e di un trattamento biologico di digestione anaerobica fredda.
Le acque nere trattate dalle vasche Imhoff risultano conformi per poter essere scaricare in dispersione sotterranea (dove previsto da regolamenti locali) oppure si possono convogliare in un trattamento secondario per affinarle e recapitarle nel corpo ricettore idoneo.

Vasche Biologiche Settiche
Le fosse settiche costituiscono un affidabile dispositivo per il trattamento primario dei reflui, si tratta di sistemi di depurazione passivi, molto stabili, semplici e poco costosi; sono impiegate come trattamento primario delle acque nere provenienti dai WC a servizio di scarichi domestici o assimilabili.
La conformazione della vasca obbliga i liquami ad attraversare la massa liquida in essa contenuta, il rallentamento del flusso consente la separazione dei solidi sedimentabili e delle sostanze con peso specifico inferiore a quello dell’acqua, inoltre, si innesca un processo di fermentazione anaerobica, con conseguente solubilizzazione e sintesi di una parte dei solidi sospesi. In questo modo esce un effluente con una limitata concentrazione di solidi, trasformati prevalentemente in solidi disciolti e colloidali.
Le vasche settiche in Italia sono previste solo in caso di sostituzione in impianti esistenti, tuttavia alcuni enti locali ne prevedono ancora la posa. Devono essere precedute da un degrassatore, così si scarica il refluo trattato in dispersione sotterranea (dove previsto da regolamenti locali), in pubblica fognatura oppure lo si può convogliare nel trattamento secondario per affinarlo e recapitarlo nel corpo ricettore idoneo.